Dialogo a quattro voci con: Giovanni De Sandre, Gastone Garziera, Alessandro Ranellucci, Paolo Possamai –A cura di: Enrique Canessa
Questo libro vuole essere un tributo alla grande inventiva italiana di tutti i tempi: è un breve resoconto dell’incontro aperto che si è tenuto nel campus dell’ICTP di Trieste assieme a grandi Maker di ieri e di oggi, con un pubblico entusiasta. Apprendiamo dai suoi inventori che le regole d’allora per far nascere il desktop computer pionieristico –l’Olivetti Programma 101– sono universali e tuttora valide, come ci insegna la recente storia di Arduino, e che i nuovi FabLab possono essere un buon punto di partenza per continuare a coltivare l’ingegno italiano.
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Indice del libro
- Prefazione
- Cosa sono i nuovi FabLab e i Maker?
- Introduzione
- Come nasce 50 anni fa il primo desktop computer al mondo, l’Olivetti Programma 101?
- Il progetto più importante ed entusiasmante della mia vita
- Il ruolo dell’ing. Pier Giorgio Perotto
- Capacità e/o fortuna
- Si può invertire il corso di una progressiva decadenza della cultura industriale e della capacità di praticare ricerca dal basso?
- Qual è stato il flusso dal pensiero al prodotto e come si sono concentrate le competenze?
- L’ambiente dei nuovi FabLab è simile a quello di un tempo all’Olivetti?
- È necessario avere valore aggiunto per non andare tutti in Cina o in Asia?
- Quali sono le condizioni necessarie per essere creativi, pensando alle nuove generazioni?
- Come mettere insieme le esperienze di ieri e di oggi?
- Sull’open source e le tecnologie aperte
- Può oggi sorgere dal basso la capacità di generare innovazione e anche produzione?
- Siamo nelle condizioni di proporci sulla scena mondiale con i nostri FabLab?
- È possibile conciliare una nuova produzione con l’etica verso i Paesi in via di sviluppo?
- Considerazioni Finali
- Istantanee della Giornata