Mega breadboard, let’s start

Sometimes ideas just linger in the back of your head for a long time before being really brought to life other times you are obliged to get from idea to prototipe in a short time.

This is what happened with this idea, that just flashed into my mind a couple of days before the deadline for the entries to the Rome maker faire and after getting approved HAD to be done.

While teaching electronics to children I found out that the real problem was the hardware, more than the software. Breadboards are a great tool but you need a lot of attention to get all the connections right and small fingers are not that good at doing it. So how about a bigger breadboard? Maybe with an easier way of connecting stuff?

This is how the first rough prototipe was born, but then came the SciFabLab with the lasercutter…

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Ricerca del centro iniziale di rotazione del ginocchio.

lo scopo di tale progetto è quello di ricercare il centro di iniziale rotazione del ginocchio, punto anatomico di riferimento nella flesso-estensione di tale articolazione che fisiologicamente presenta un moto associato di roto-traslazione.

La curiosità di approfondire tale argomento, è nata da quanto scritto da Insall (il padre delle protesi del ginocchio) che aveva messo in luce la “scarsa significatività degli studi sulla cinematica del ginocchio basati su una localizzazione anatomica del centro di istantanea rotazione”.

La prima fase del progetto ha l’obiettivo di creare tramite stampa 3D di basso costo a tecnologia FDM un modello didattico che riproduca il movimento fisiologico rototraslatorio tra un capo articolare femorale ed un capo articolare tibiale. Gli attuali modelli, infatti, quelli ad esempio riproposti sugli scheletri che troviamo nelle aule di anatomia, semplificano tutta la meccanica flesso-estensioria con un semplice perno che determina un puro moto rotatorio. Ciò fa sì che mentre sui libri vengono riportate descrizioni particolarmente accurate sulla fisiologia di questo moto articolare, nella pratica lo studente non ne può assolutamente apprezzare gli effetti.

ModelloGinocchioAnteriore   ModelloGinocchioParticolarePosteriore

Dalle foto sopra riportate è possibile notare il tipo di movimentazione a “cerniera” che normalmente viene utilizzata per l’articolazione del ginocchio.

 Nello specifico, il moto roto-traslatorio prevede che i condili femorali per i primi 25-30° di flessione (della coscia sulla gamba), rotolano sui piatti tibiali; successivamente, dai 30° in poi, al moto di rotazione si associa una traslazione che diventa sempre più importante con l’aumentare della flessione (fai clik sull’immagine per attivare l’animazione).

KTJ-RotoTraslatorio

Cromopolis Giorno 3

Ancora non si riescono a comprendere le modalità di gestione della geometria dal software e sembra che ragioni a modo suo =( . Lo stesso file stampato al primo tentativo, dopo alcune modifiche dimensionali, non è più stato letto. L’idea vincente è stata quella di aprire, modificare e salvare in Autocad il file generato dal software del laser cutter.

Abbiamo scoperto quindi che due curve, diverse soltanto nelle dimensioni, non sono state correttamente lette anche dopo essere state rigenerate.
Nonostante ciò, abbiamo trovato un compromesso e il risultato per l’icona del municipio è ottimo, soprattutto grazie all’aiuto di Carlo!

Dettaglio icona municipio di Trieste

Dettaglio icona municipio di Trieste

Dettaglio icona municipio di Trieste

Dettaglio icona municipio di Trieste

Altra prova è stata quella di una texture sull’icona dell’Arco di Riccardo è stato impostato prima un engraving generico sull’oggetto e poi un engraving leggero sull’icona, così l’effetto sul foglio di carta è quello di una leggera grana.

Differenza due spessori engraving

Differenza due spessori engraving

Inoltre, per il prototipo definitivo è stato scelto di ridurre la forza del laser in modo da essere visibile per il frottage e impedire l’intoppo della matita.

I risultati sono ottimi!

Math Exhibition using Low-cost 3D Printers: 3D model conversion tools

To print the mathematical shapes of the project “Math Exhibition”, I’ve selected the Ultimaker printers that are available, amongst others, in the SciFabLab.

There are two of the “original” model, one with a dual extruder.

After months of use, my overall assessment is positive: they are good machines, fast and accurate, despite some minor defect.

For these printers I’ve used the Cura program to “compile” the 3D model and transform it into a set of G-code instructions to send to the printer.

Actually, the Cura command “Load Model File” enables the loading of 3D models in these formats: STL, or OBJ, DAE, AMF, etc.

The first problem that has occurred in Project “Math Exhibition” was the fact that some of the 3D models were provided in X3D format, that “Cura” is not currently able to import.

Before performing other steps, it was necessary to convert the X3D files in STL format.
For this operation I have tested the use of two tools:

  1. Meshlab (open-source, developed by the ISTICNR research center, http://meshlab.sourceforge.net/)

  2. Netfabb (http://www.netfabb.com/)

Format conversion with Meshlab

Select: File – Import mesh

Select the x3d file. (for example: distel_200mm_full.x3d).

note_file_x3d_html_4262a6ca

note_file_x3d_html_6b5ce92c

To export in new file format: File – Esport as:

note_file_x3d_html_454f063f

Format conversion with Netfabb

Select: Project – New Project

Project – Add part

Select the x3d file. (for example: distel_200mm_full.x3d).

note_file_x3d_html_4262a6ca

note_file_x3d_html_240fb09e

To export in new file format: Part – Esport part – as STL (Ascii)

note_file_x3d_html_2b039bbe

Marco Rainone

Live streaming at 360 degrees and applications – phase I

This project aims to build up a low-cost prototype system for cognitive studies around a 360 degrees panoramic vision in real time.  The final goal is to have an original broadcast TV channel that transmits and covers live a full 360 degree vision.  The first phase of the project is to recreate a pair of 360 degree glasses to understand better the technology and requirements.  The final 360 degree transmission will be to display in a modular array of different screens (circular or planar).

 

Cromopolis Giorno 2

Secondo giorno di esperimenti.

È stata sistemata con Illustrator l’icona del municipio in modo da avere curve matematicamente esatte e alleggerire il file. Purtroppo, una volta salvato nel formato .dxf, il software del laser cutter non visualizzava alcuna linea o punto del file. Dopo aver provato a salvare il file con varie edizioni differenti del formato .dxf, con l’utilizzo di Autocad, il problema persisteva.

Laer cutting icona municipio di Trieste

Laser cutting icona municipio di Trieste

Laser cutting icona J. Joyce

Laser cutting icona J. Joyce

Si è scelto di separare l’icona in due parti: oggetti stampati in engrave e oggetti da incidere. A questo punto il software individuava la maggior parte delle forme, escludendo alcune finestre. Dopo alcuni tentativi il problema non è stato risolto, quindi si è scelto di copiare una serie di finestre usando il software della macchina per il taglio laser.

Prova frottage sulle tavolette tagliate a laser

Prova frottage sulle tavolette tagliate a laser

Risultato finale laser cut

Risultato finale laser cut

Cromopolis Giorno 1

Stiamo realizzando il prototipo per Cromopolis, il progetto vincitore del premio GIllo Drofles dell’undicesima edizione del Concorso Internazionale di Design Trieste Contemporanea. Il concorso consisteva nello scegliere un soggetto (bene materiale o immateriale) che sia un lemento originale e distintivo (di valore riconosciuto o potenziale) di un luogo sito nei paesi a cui il bando è aperto con l’obiettivo di evidenziarne il valore culturale e turistico.

Il concorso proponeva la progettazione di un kit composto da un prodotto di design contemporaneo inedito, che sia un oggetto souvenir di piccole dimensioni producibile in piccola serie e a basso budget, e da un flyer informativo accompagnatorio.

Trieste_Contemporanea_2014_Premio_Dorfles_Sara_Sossi

Cromopolis

Il kit proposto consiste in una mappa, un taccuino per appunti con matita, 5 cartoline e un flyer informativo e si ispira al gioco infantile del frottage di una monetina.

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Il primo ricalco per il frottage del progetto Cromopolis è stato creato con la stampante 3D (modello Ultimaker Original), il soggetto stampato è l’Arco di Riccardo. La texture caratteristica della stampa è ideale per l’effetto del pastello sul foglio di carta, Tuttavia le lettere del testo non sono precise. Il font utilizzato è l’Arial black maiuscolo alto 5 mm. Anche il logo Cromopolis è stato modificato, da font Georgia ad Arial per rendere la stampa più chiara, evitando lettere graziate.

Il secondo invece è stato creato utilizzando un laser cutter. Il logo è rimasto invariato con lettere graziate. Il risultato ottenuto è molto preciso, soprattutto per i dettagli ben definiti. L’arco è composto da forme chiuse, è stato disegnato con Adobe Illustrator e poi esportato in .dxf.

Cromopolis, test di stampa

Oggetto stampato 3D, inciso con il laser cutter e risultato su carta

Abbiamo scelto un secondo soggetto da provare a incidere con il laser cutter: il palazzo del municipio di Trieste. Il file esportato era composto da curve generate con molti punti, ciò ha reso l’engraving difficoltoso quindi abbiamo scelto di incidere la lastra di acrilico generando solo i contorni dell’icona.

Cromopolis stampa 3D

Stampa 3D, incisione laser con engraving, incisione laser semplice

Servizio TGR FVG sull’inaugurazione dello SciFabLab ICTP

Con un po’ di ritardo (il servizio è andato in onda lunedì 18 agosto, l’inaugurazione è avvenuta martedì 12 agosto) pubblichiamo la registrazione di questo servizio, trasmesso durante l’edizione delle 14:00 del Telegiornale Regionale (purtroppo l’edizione delle 19:40, nella quale si è potuto vedere un montaggio differente di immagini ed interviste, non è stata resa disponibile integralmente negli archivi web della RAI).